La mostra “Caravaggio e Artemisia- La sfida di Giuditta” espone le tele che sono state eseguite sul tema di Giuditta e Oloferne, un episodio biblico di grande impatto tra fine Cinquecento e inizio Seicento.
Se l’opera cardine è quella caravaggesca conservata a Palazzo Barberini, l’intento della mostra non è di celebrarne le indubbie qualità ma di farla dialogare con altri lavori che, in contesti e fasi diverse, si sono indirettamente o direttamente confrontati con la Giuditta di Caravaggio.
E tra questi spicca sicuramente l’opera, anzi le opere, di Artemisia Gentileschi, non solo per ciò che restituiscono della lezione caravaggesca, ma anche per i collegamenti e le allusioni suscitate tra le vicende personali dell’artista, l’eroina biblica, e più in generale gli eventi di un’epoca non certo caratterizzata da pace sociale e giustizia per le donne, eventi ai quali i pittori non erano sicuramente estranei.
In questo senso la Giuditta che decapita Oloferne appare come un riscatto, un colpo meditato per porre fine a decisioni solo subite e a danno, anche fisico, delle donne.
Fino al 27 marzo 2022 a Palazzo Barberini, Roma